lunedì 16 aprile 2018

LAZIO - ROMA 0 - 0


Roma - Stadio Olimpico - domenica 15 Aprile 2018 ore 20.45
LAZIO - ROMA 0 - 0

LAZIO: Strakosha 6; Luiz Felipe 6,5, De Vrij 6, Radu 5,5; Marusic 6, Parolo 6, Leiva 6, Milinkovic-Savic 6, Lulic 5,5 (14' st Lukaku 6); Felipe Anderson 6 (14' st Luis Alberto 5,5); Immobile 5,5 (37' st Bastos sv). A disp.: Guerrieri, Vargic, Caceres, Wallace, Basta, Murgia, Di Gennaro, Nani, Caicedo. All.: S. Inzaghi 6
ROMAAlisson 6, Manolas 7 (29' st Florenzi 6), Fazio 6,5, Juan Jesus 6; Bruno Peres 6 (37' st El Shaarawy sv), Strootman 6, De Rossi 6, Kolarov 5,5; Schick 5 (10' st Under), Nainggolan 5,5 ; Dzeko 6. A disp.: Skorupski, Lobont, Silva, Lorenzo Pellegrini, Capradossi, Gerson, Gonalons, Antonucci, Luca Pellegrini. All.: Di Francesco 6

Arbitro: Mazzoleni


I giallorossi, come si immaginava dopo il probante impegno di Champions, sono sembrati decisamente appannati e un pochino appagati. La Lazio, nonostante abbia giocato soltanto giovedì, è invece apparsa più reattiva e cattiva dei nostri. Ne è uscito fuori un derby non bello ma fortemente vigoroso, specialmente nelle fasi conclusive, momento in cui si sono concretizzate le migliori occasioni, dall'una e dall'altra parte.

Tuttavia, a bocce ferme, è proprio la Roma a contare i rimpianti maggiori: il diagonale a botta sicura di Brunetto Peres, in finale di primo tempo, coglie in pieno il palo con Stracoscia ormai battuto. La bellissima azione e l'assist di Nainggolan meritavano il gol. Dzeko, di testa, impatta la traversa a pochi minuti dalla fine. In quel momento i laziali erano in dieci uomini (espulsione di Radu) e l'eventuale gol del bosniaco avrebbe probabilmente potuto rappresentare il colpo del ko.

Nel computo di questo derby tutto muscolare bisogna comunque annoverare anche la clamorosa occasione capitata sui piedi di Marusic, sempre nel concitato finale e con la Lazio in inferiorità numerica, ribattuta miracolosamente in angolo da El Sciaraui. Senza l'intervento salvifico del Faraone, con Alissò battuto, sarebbe stato sicuramente gol.


Singoli: nella Roma il migliore mi è sembrato Manolas, bravissimo a trovare sempre il tempo giusto per chiudere sulle discese di Immobile, di Milinkovic e di Anderson. Buono anche il feeling con Fazio e Jesus che permette ai giallorossi di applicare sempre nel giusto modo la tattica del fuorigioco contro avversari ficcanti e veloci. Bene Strotman, un moto perpetuo in mezzo al campo. Così e così Nainggolan (soltanto 10 minuti alla grande verso la fine del primo tempo). De Rossi chiude visibilmente affaticato mentre Scic forse non è ancora pronto per gare di questo tipo. I cambi di mister Di Francesco stavolta sono probabilmente stati un pò tardivi. 

Personalmente, a un certo punto, avrei messo dentro Pellegrini per rimpolpare il centrocampo. Infatti la Lazio, prima dell'espulsione di Radu, grazie gli innesti di Carlos Alberto e di Lukaku e con Milinkovic (il serbo è decisamente calciatore di caratura superiore rispetto ai compagni) molto bravo a portarsi la squadra sulle spalle, appariva più brillante dei giallorossi. Così e così l'arbitro Mazzoleni forse un pò permissivo verso i ripetuti fallacci degli uomini di Inzaghi prima di tirare fuori i cartellini.
Il pari a reti bianche lascia tutto invariato nella volata Champions. La Roma dovrà giocoforza tirare fuori dal cilindro 6 punti contro Genoa e Spal per tenere a distanza lo spettro del quinto posto. Occhio alla coperta corta con 6 partite da giocare, tra Serie A e Champions, in poco più di due settimane. Servirà molta intelligenza nel dosare uomini ed energie, oltre allo spirito da grande squadra.

La Lazio comincia a tavoletta: Kolarov e De Rossi imbrigliano Immobile

Fazio anticipa Milinkovic

Dopo mezz'ora di Lazio, all'improvviso fiammata dei giallorossi: al termine di una bella azione lanciata da Nainggolan, Bruno Peres colpisce il palo con Strakosha ormai battuto.

Strootman e Lucas Leiva. Duello durissimo ma molto avvincente.

La Roma, nonostante la fatica, colpisce un altro legno nel finale di partita. Il colpo di testa di Dzeko si stampa sulla traversa. 

La partita è vigorosa e i protagonisti non risparmiano colpi. Qui Milinkovic colpisce duramente Cengiz Under

Ma alla fine lo 0 a 0 accontenta tutti. L'abbraccio tra Alisson e Immobile è significativo.
Di Francesco soddisfatto a metà: "Non potevo chiedere di più ai miei ragazzi  ma in questa stagione siam abbonati a pali e a traverse". Nel durissimo finale di stagione serviranno intelligenza e cuore.

LE SCENOGRAFIE
La Curva Sud offre una scenografia da Champions! I simboli della città, le silouhettes dei monumenti più importanti e poi i colori...porpora, oro e l'azzurro del mare. Infine la chicca : una frase di Goethe che recita "Una lupa i gemelli nutre e si chiama Roma, la sovrana del mondo". Davvero spettacolare. Più tradizionalista invece la Curva Nord con date, colori e simboli di appartenenza di matrice laziale: aquilla, biancoceleste e 1900. Apprezzabile ma, come inventiva, non c'è partita.







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