domenica 19 novembre 2017

ROMA - LAZIO 2 - 1


Roma - Stadio Olimpico - Sabato 18 Novembre 2017 - ore 18.00
Serie A - 13 Giornata
ROMA - LAZIO 2 - 1

ROMA Alisson 6; Florenzi 6 (35' st Bruno Peres sv), Manolas 6, Fazio 6,5, Kolarov 7; Nainggolan 7,5 (40' st Juan Jesus), De Rossi 6,5, Strootman 7; El Shaarawy 6 (27' st Gerson 6), Dzeko 7, Perotti 7. A dispSkorupski, Lobont, Moreno, Emerson Palmieri, Castan, Pellegrini, Gonalons, Ünder, Defrel. All. Di Francesco 7
LAZIO: Strakosha 6,5; Bastos 5, de Vrij 6, Radu 6 (32' st Patric sv); Marusic 5,5, Parolo 6, Leiva 5,5 (13' st Nani 6), Milinkovic-Savic 5,5, Lulic 6 (13' st Lukaku 6,5); Luis Alberto 5,5; Immobile 6. A disp. Guerrieri, Vargic, Basta, Luiz Felipe, Mauricio, Jordao, Murgia, Neto, Palombi. All. S. Inzaghi 6Arbitro: Rocchi
Var: Irrati
Marcatori: 4' st Perotti (R) rig., 8' st Nainggolan (R), 27' st Immobile (L) rig.

La Roma torna a vincere il derby dopo quasi un anno al termine di una gara spigolosa ma nella quale l'undici di Di Francesco ha quasi sempre tenuto brillantemente in mano il pallino del gioco. Un derby che, considerate le ambizioni e le buone posizioni in classifica delle due Romane, si presentava non solo come avvincente ma, soprattutto, come un importante esame sulla strada verso i quartieri alti della classifica.



I giallorossi hanno avuto il merito di interpretare la sfida approcciandola con la mentalità vincente che abbiamo visto nelle ultime uscite, ossia partendo piano e aspettando i biancocelesti, più propensi a chiudere ogni spazio ma pronti a scatenare le loro velocissime ripartenze verso la porta di Alisson. Infatti, dopo soli sei minuti, Immobile va a segno ma il gol viene annullato per netto fuorigioco.

Col passare dei minuti la squadra di Di Fra inizia a tenere alto il possesso palla e a spingere con più convinzione specialmente sulla sinistra dove l'ex Kolarov e Perotti riescono quasi sempre ad avere la meglio su Bastos, per poi cercare il suggerimento in area a Dzeko. Ne nascono tre ottime occasioni per il bosniaco di cui una, proveniente dalla destra, esalta i riflessi di Stracoscia. Gli uomini di Inzaghi, forse in una delle poche occasioni in questo campionato, non riescono a reagire dimostrandosi quasi timorosi di fronte agli avversari. Nonostante gli sforzi profusi e l'evidente superiorità, si va al riposo sullo 0 a 0 con l'impressione che per sbloccare il risultato servirà ancora una volta un episodio.


Ripresa: si attende un segnale e il segnale arriva. La Roma torna dagli spogliatoi con il piglio messo in mostra contro Chelsea e Fiorentina e, dopo pochi minuti, Kolarov semina il panico in area laziale mandando in tilt il pòro Bastos, costretto al fallo. Rigore e realizzazione al cardiopalma di Perotti.

La Lazio sbanda pericolosamente e dopo soli quattro minuti, Nainggolan trova la sassata vincente dalla distanza che non lascia scampo a Stracoscia. 2 a 0! Totale controllo e partita che sembra chiusa! Però...in un derby non bisogna mai dire "è chiusa". Inzaghi cambia tutto inserendo Lukaku per Lulic e Nani e i biancocelesti si lanciano all'assalto disperato, sfruttando anche una maggiore freschezza sulle corsie laterali (specie a destra dove Florenzi risente anche di guai a un ginocchio). Da un innocuo cross dalla destra arriva così il patatrac: Alissò non esce e Manolas intercetta la palla staccando il braccio dal corpo. Rocchi non concede il rigore ma il VAR sancisce invece la "fatal cazzata" del greco. Dagli 11 metri Immobile riapre la contesa a un quarto d'ora dalla fine.



Da qui fino alla fine va in scena una sorta di cavalleria rusticana con la Lazio a testa bassa in avanti per cercare il gol del pari (un tiro di Parolo sibila a pochi passi da Alissò  nel corso degli ultimi minuti) mentre la Roma, nonostante gli out di Florenzi e del Ninja, si difende in maniera gladiatoria tentando anche la sortita offensiva con un generosissimo Dzeko, pronto a lottare su ogni palla.

Il fischio finale di Rocchi sancisce una vittoria meritata, mai in discussione sul piano del gioco. Un derby tosto, nel quale una bella Roma ha saputo prima dominare la scena e poi lottare con la forza e la mentalità delle grandi senza concedere nulla a una pur buona Lazio a cui, onestamente, per diventare grande manca ancora qualcosa. 



SINGOLI: 

NAINGGOLAN - il migliore perchè gioca con un solo allenamento sulle gambe dopo l'infortunio patito in Nazionale e ci regala una prestazione delle sue, da leader indiscusso. Ruba palla ovunque e s'inventa un gol fantastico.

PEROTTI - Le malelingue lo volevano in rotta con Spalletti. Sarà...però sotto la gestione Di Fra si sta rivelando un altro giocatore. I pesanti ghirigori sembrano un lontano ricordo. Diego rivela finalmente tanta concretezza mista a fantasia e a continuità, sia sulle fasce sia al centro. E, poi, quei perfetti rigori da infarto. Stasera manda a farfalle mezza Lazio. Numero 10.

FAZIO - Altro sintomo di un unione solida e ritrovata tra squadra-mister e tifosi è il rendimento di Piè Veloce Fazio. In copertura chiude tante falle anche perchè supportato dalla velocità di Manolas mentre è soprattutto in fase di impostazione che il Comandante sta impressionando. Testa alta e piede educato. Ci siamo scervellati per un difensore che sapesse impostare. Con una buona intesa tra i reparti sta dimostrando di esserci.

DZEKO - E' lento, non segna più ma ragazzi....Edin è onnipresente. In mezzo, in difesa, sulla fascia, in area di rigore e con una cattiveria che non conoscevamo. E' l'uomo squadra che non vedi ma che c'è.

DI FRANCESCO - Altra partita da incorniciare per volume di manovra, intensità e concentrazione. La Lazio è squadra















Roma - Lazio 2 - 1 - servizio completo






Nessun commento:

Posta un commento