lunedì 5 dicembre 2016

LAZIO - ROMA 0 - 2




Roma - Stadio Olimpico - Domenica 4 Dicembre 206 ore 15.00
SERIE A - 15 Giornata
LAZIO - ROMA 0 - 2


LAZIO: Marchetti 5,5; Basta 6 (35' st Patric sv), Wallace 5, Radu 6, Lulic 6,5; Parolo 6,5, Biglia 6 (35' st Lombardi) sv, Milinkovic 6,5; Felipe Anderson 6, Immobile 6, Keita 5,5 (40' st Kishna sv). A disp.: Strakosha, Vargic, Bastos, De Vrij, Lukaku, Hoedt, Cataldi, Murgia, Djodjevic. All. Inzaghi 6

ROMA: Sczcesny 6; Rudiger 6, Fazio 6, Manolas 6,5; Bruno Peres 6,5 (48' st Juan Jesus sv), Strootman 7, De Rossi 7, Nainggolan 7, Emerson 6,5; Perotti 6,5; Dzeko 6. A disp.: Alisson, Lobont, Vermaelen, Mario Rui, Iturbe, Seck., Gerson, Totti, El Shaarawy. All. Spalletti 7

ARBITRO: Banti 6.5

MARCATORI: 19' st Strootman (R), 32' st Nainggolan (R)




0 a 2! Bello, anzi bellissimo per tanti motivi: il trittico infernale cominciato nel migliore dei modi, tre punti conquistati senza specchiarsi ma con il carattere delle grandi squadre, soffrendo, rattoppati tra mille infortuni e senza tifosi al seguito, con la brutta prestazione di domenica scorsa contro il Pescara ancora negli occhi.

Il primo applauso di questo derby vittorioso va a Luciano Spalletti. Non era facile, con Salah rotto ed El Sharaawy ancora non al meglio, snaturare il modulo e mescolare le carte per edificare una roccaforte pronta a scontrarsi contro le avanzate di una compagine fisicamente ostica e col dente ultra avvelenato perchè dal 26 maggio ad oggi le ha quasi sempre buscate. L'esperimento di arretrare Perotti e di attenderli per farli sfogare ha funzionato. Certo ,all'inizio è stata dura, con Rudigher nel tentativo di frenare Keita e Palmieri in quello di limitare Filippetto Anderson. Ha funzionato abbastanza bene anche se, pur non rendendosi mai pericolosa, nei primi 25 minuti la Lazio non ce l'ha mai fatta vedere.



Ma una grande squadra è una squadra che sa soffrire e limitare. Attendere e poi ripartire con la marcia giusta e il colpo in canna. Ecco perchè ti incazzi quando vedi le reiterate leggerezze contro Pescara, Pilsen e compagnia bella. Quando i campioni si specchiano e spariscono come per un incantesimo di Mago Merlino. Oggi l'incantesimo è però andato a vuoto. Merito di un secondo tempo interpretato magistralmente, in cui finalmente abbiamo visto la tanto agognata "garra". Quando la Lazio, dopo un inizio forsennato, ha progressivamente perso smalto, lì è venuta fuori la personalità e le giocate di classe di due uomini chiave per le sorti della stagione giallorossa.



Certo, Wallace ci mette del suo con una giocata alla Kjaer, ma l'impeto (Ahò...a Zeco levete!) e il colpo sotto, di punta, ci restituiscono , d'un tratto, lo Strootman dei tempi migliori. Roba di prima categoria per prontezza ed esecuzione. Un gol pesantissimo che il ragazzo, dopo tante peripezie, meritava tutto. E poi c'è il Ninja, che era in flessione dopo due anni in cui le ha giocate tutte. Qualche mugugno per il piedino non proprio dolce in fase d'impostazione e qualche giocata a vuoto. Ma nel momento clou, riecco Nainggolan nostro, quello gladiatorio, a cresta eretta. Il tiro ha una traiettoria psichedelica. Poi c'è Marchetti che ci mette del suo, lento come un sacco di patate. Ma chissenefrega, sono due, e Inzaghetto torna, in silenzio, a sistemarsi la frangia.



Il secondo tempo è una prova corale di alta classe. Lo spernacchiato Palmieri sfodera a sorpresa una calma olimpica che non ti aspetti, cancella Filippetto e trova pure il tempo di sovrapporsi a un compassato ma efficacissimo Perotti. Palmieri, secondo noi, migliore in campo. Poi c'è ancora il Ninja: avanti, indietro, di lato...ne lascia sul posto due, tre, quattro nel tentativo di imitare Cafù contro Nedved. Manolas cancella Immobile, Tonino Rudigher abbatte ogni maglia biancoceleste che gli passa a due centimetri dai piedoni e De Rossi, seppur lento, appare miracolato non appena sfiora il pallone.

E allora ripensi a Cagliari, a Empoli, a Bergamo e alla discontinuità di questa squadra. E ti incazzi perchè giocare in uno stadio pieno soltanto di laziali e vincere il derby non è roba per tutti. Sicuramente non per brocchi. Allora ben venga il dittico infernale sperando che la vittoria al derby li abbia svegliati e resi consapevoli. La Roma, se vuole giocare, non teme nessuno.



    IL FILM DELLA PARTITA












I GOL


Lazio - Roma 0 - 2: Servizio completo


ALLENAMENTO OPEN DOOR AL "TRE FONTANE" 05 DICEMBRE 2016


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