lunedì 26 settembre 2016

TORINO - ROMA 3 - 1


Torino - Stadio Grande Torino - domenica 25 Settembre 2016 ore 12.30
SERIE A - 6 Giornata
TORINO - ROMA 3 - 1
TORINO: Hart 7; De Silvestri 5,5 (17' st Zappacosta 6), Rossettini 6,5, Castan 6, Barreca 6,5; Benassi 6,5, Valdifiori 6,5, Obi 6,5 (23' Baselli 6); Boyè 7, Belotti 8, Iago Falque 7 (32' st Martinez sv). A disp.: Padelli, Cucchietti, Bovo, Ljajic, Gustafson, Moretti, Lukic, Aramu. All.: Mihajlovic 7
ROMASzczesny 6; Florenzi 5,5, Manolas 6, Fazio 5, Bruno Peres 5; De Rossi 5 (1' st Totti 6,5), Strootman 5,5; Salah 5,5, Nainggolan 5 (26' st El Shaarawy 5,5), Perotti 6,5 (36' st Paredes sv); Dzeko 5,5. A disp.: Alisson, Lobont, Juan Jesus, Seck, Emerson, Gerson, Iturbe. All.: Spalletti 5
Arbitro: Tagliavento
Marcatori: 8' Belotti (T), 7' st rig. e 20' st Iago Falque (T), 10' st rig. Totti (R)



Come si supponeva, il Crotone era fuori contesto. Infatti al primo test un pochino più probante, il risultato è vergognoso. Il Torino umilia una Roma piccola piccola su tutti i piani possibili: fisico, tecnico e agonistico.
Vengono a galla un pò tutti i dubbi espressi fin dal preliminare col Porto: squadra incompleta e con più di qualche giocatore non all'altezza sia tecnicamente che mentalmente. Fasce laterali bucate (Brunetto Peres gioca ancora con i granata, Florenzi inadatto in quel ruolo), difesa ridotta a due soli uomini, con Fazio che sembra "piè veloce" e Manolas a tratti svogliato. Centrocampo privo di regia, di fantasia, limitato al solo contrasto fisico (Strootman), con un Nainggolan in calo e un De Rossi dormiente. Attacco degno di un film con Ridolini (Dzeko farà pure le sponde ma sbaglia ogni pallone, Salah corre corre ma manca di piedi, Perotti forse il più volenteroso ma senza incidere).



Tralasciando l'ormai tradizionale fatiscente aspetto psico fisico (pure quest'anno non si vince un contrasto manco per miracolo), in panchina, preoccupa non poco l'atteggiamento rassegnato di Spalletti che in quanto a "comportamenti e situazioni" non ne sta azzeccando più una. Il mister sta commettendo diversi errori dal punto di vista della comunicazione (proclami inopportuni e saccenti, aziendalismo a nostro parere eccessivo) ma non vorremmo che la rassegnazione e il continuo addossarsi le colpe nascondano un crescente malessere per un mancato rafforzamento della rosa dopo la cessione di Pjanic e il ko di Rudigher. Unica nota lieta, l'ennesimo sigillo di Capitan Totti, ancora una volta il solo giocatore a tenere in vita le nostre speranze. Peccato abbia 40 anni e sia costretto ogni santa domenica a miracolare una compagine priva di degni successori.




Così mentre siamo pronti ad arrovellarci tra giorni di feroce polemica, incassiamo la gioia irriverente del ripudiato Falchetto le sinistre prospettive di una stagione che è incline ad andare a puttane, con Juventus, Napoli e, ahinoi, forse pure Inter di un'altra categoria sia come uomini sia come gestione.
Per fare le squadre forti servono soldi e gestione societaria. Con la politica degli acquisti sballati, dei prestiti e dei proclami gettati al vento senza far capire ai protagonisti in campo che cosa significa vestire i colori giallorossi , purtroppo, cavare il sangue dalle rape risulterà sempre un miracolo.







IL GOL



2 - 1: Totti rig


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