domenica 13 marzo 2016

UDINESE - ROMA 1 - 2


Udine - Stadio Friuli - Dacia Arena - 14 Marzo 2016 ore 15.00
SERIE A - 29°Giornata
UDINESE - ROMA 1 - 2

UDINESEKarnezis 6,5; Widmer 6, Danilo 5,5, Felipe 6, Adnan 5,5; Badu 6 (33' st Kuzmanovic sv), Lodi 6, Hallfredsson 5,5; Bruno Fernandes 6, Thereau 5,5  (28' st Matos 6), Edenilson  5 (1' st Zapata 6). A disp.: Meret, Romo, Armero, Wague, Heurtaux, Pasquale, Balic, Perica, Matos, Di Natale. All. Colantuono 6

ROMA: Szczesny 6,5; Florenzi 7, Zukanovic 6, Manolas 6,5, Digne 5,5; Keita 6, Nainggolan 6; Salah 6,5 (46' st Strootman sv), Perotti 6,5, El Shaarawy 6,5 (25' st Pjanic 6); Dzeko 6,5. A disp.: De Sanctis, Emerson, Torosidis, Castan, Maicon, Vainqueur, De Rossi, Iago Falque, Totti, Sadiq. All.Spalletti 6,5
ARBITRO Mazzoleni 4.5
MARCATORI 15' Dzeko (R), 29' st Florenzi (R), 40' st Bruno Fernandes (U)



La trasferta al Friuli oggi si presentava ostica. Un pò per i postumi fisici e psicologici della gara Champions di Madrid, un pò per l'ambiente che i giallorossi avrebbero trovato in quel di Udine, con i padroni di casa in una crisi grossa quanto un buco nero e pericolosamente prossimi alla zona retrocessione. In più mettiamoci pure le minacce del presidente Pozzo (sempre un tenerone quando si tratta di incrociare la Roma) al suo mister Colantuono (romanista), obbligato a vincere per salvare la panchina e il quadro della partita è presto disegnato.

Ebbene, nonostante le tante difficoltà, la Roma scende in campo gestendo la gara in maniera impeccabile grazie a un Perotti dalla visuale a 360 gradi, bravo sia a tessere gioco che a suggerire. Dzeko viene confermato titolare da Spalletti nonostante il rovinoso errore del Bernabeu con Salah e El Sharaawy al suo fianco. Dietro ancora spazio a Zukanovic mentre Florenzi è disposto a destra con licenza sia di attaccare sia di offendere. Nel primo tempo, nonostante un'opacità più marcata rispetto alle precedenti partite, i giallorossi hanno gioco facile su un avversario più preoccupato a non prenderle che a darle ma che, tutto sommato, si difende abbastanza bene con capitan Danilo e l'irakeno Alì Adnan sugli scudi. Al quarto d'ora, una pregevole intuizione di Momo Salah taglia in due la difesa dell'Udinese e, contemporaneamente, lascia per terra Karnezis. Dzeko, che segue bene l'azione, si ritrova con la porta spalancata in posizione centrale e la mette nel sacco. Se avesse sbagliato pure questa i 4000 tifosi venuti da Roma lo sarebbero andati a prendere in campo.

Poi, per tutta la prima frazione, ancora Roma ma la palla non ne vuole sapere di entrare. Una volta colpisce la schiena di un avversario, un'altra una caviglia, un'altra ancora è bravo Karnezis, ma il raddoppio non arriva. Ad arrivare è invece la fatica accumulata nel martedì di Champions League che prende il sopravvento nei primi minuti della ripresa in cui i giallorossi subiscono, come imbambolati, il ritorno di un Udinese ormai alla canna del gas e costretta a dotarsi in attacco, oltre a Thereau, anche di Zapata. Mentre Perotti, Nainggolan e Keita calano pericolosamente d'intensità, dobbiamo registrare un Manolas in crescita lenta ma costante, bravo a mettere una pezza sul tiraccio di Thereau (poi parato da Sczeszny). In più, rispetto al passato, si registra una maggiore presenza di Kulovic, nell'occasione odierna quando sull'incornata di Zapata, la palla si stampa sul palo con Sczeszny pietrificato e quasi rassegnato a ufficializzare il gol del pari. Dispiace per Colantuono ma per vincere, il fattore fortuna rimane, in certe occasioni, determinante.

Passata la buriana, anche se non ritrovando la giusta lucidità, la Roma si riassesta grazie all'innesto di Pjanic per uno spento Faraone. Passa qualche minuto e dai piedi di Mire nasce l'apertura illuminante per lo scatto di Florenzi che attiva il mood Florenzao e con due tocchi da campione consumato, infila, di punta, Karnezis sul palo più lontano. Capitan Totti e Capitan Futuro, dalla panchina applaudono increduli. Spalletti mima la romanesca espressione "me cojoni". Agguantato il 2 a 0 possiamo parlare di tranquillità? Ma ci mancherebbe....dopo un'occasionissima sciupata da Pjanic, solo davanti a Karnezis, per far segnare il già marcato Dzeko, nel finale l'Udinese accorcia le distanze con Fernandes, lasciato da tutti solo soletto. 

Così, mentre già si teme un recupero in stile rodeo, veniamo seccamente smentiti. Nonostante la stanchezza, infatti, la Roma dimostra maturità gestendo molto bene gli ultimi minuti della partita senza perdere palla in maniera clamorosa e senza permettere ripartenze pericolose agli avversari. Al triplice fischio la banda Spalletti agguanta l'ottavo successo consecutivo e si stacca a +5 nei confronti di Fiorentina e Inter in attesa dello scontro diretto di sabato con i milanesi.

Ps. Attenzione agli arbitraggi. Oggi Mazzoleni sembrava la copia esile di Byron Moreno. Cartellino giallo di serie al primo fallo (Nainggolan e Keita), punizioni spesso invertite e recupero finale allungato di un minuto. Ma tanto queste sono storie vecchie quanto il cucco....questa sera ci teniamo stretto l'ottovolante. 

L'abbraccio tra Spalletti e il romanista Colantuono prima del fischio d'inizio



Momo Salah mette Dzeko di fronte alla porta spalancata. Per il bosniaco è un gioco da ragazzi mettere nel sacco il gol del vantaggio, il settimo della sua discussa stagione. 

Oooops...uno Sczeszny saponato sulla punizione di Ciccio Lodi. Per fortuna il pallone esce fuori dal campo

Altra prestazione molto convincente per Manolas, che ultimamente ha alzato molto il suo rendimento. Qui il greco anticipa Thereau

Diego Perotti contrastato da Halfredsson. Il talento dell'argentino ha permesso alla Roma di creare molto gioco specialmente nel primo tempo. Nella ripresa anche lui ha risentito delle fatiche di Champions ma l'impressione resta quella di aver trovato un giocatore che in campo mette un qualcosa in più

Il raddoppio di Florenzi. Un gol bellissimo che vale tre punti importanti.

"Uahhhhhh-tahhhhhhh!"

A pochi minuti dal termine l'Udinese accorcia con Fernandes ma i giallorossi non concederanno più nulla agli avversari fino al termine

Di Natale e Totti a bordocampo. Due grandi campioni, due bandiere.

La dura contestazione dei tifosi friulani nei confronti dell'Udinese, sedata a fatica dalle forze dell'ordine in uno stadio "Friuli" nuovo di zecca . Ma per le istituzioni, le divisioni di settore e le limitazioni antiviolenza sono necessarie solamente a Roma.

LA STAMPA


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