lunedì 8 febbraio 2016

ROMA - SAMPDORIA 2 - 1


Roma - Stadio Olimpico 08 Febbraio 2016 ore 20.45
SERIE A - 24 Giornata
ROMA - SAMPDORIA 2 - 1

ROMA: Szczesny 7; Rudiger 6, Manolas 6, Zukanovic 5.5 (1' st Digne 5.5); Maicon 6 (21' st Dzeko 5), Pjanic 6, Keita 6, El Shaarawy 6.5 (41' st Iago Falque sv); Florenzi 7, Perotti 7; Salah 6.5. A disp.: De Sanctis, Lobont, Castan, Emerson, Vainqueur, Uçan, Nura, Sadiq, Totti. All.: Spalletti 6.5

SAMPDORIA: Viviano 6; Ranocchia 5.5, Silvestre 5.5, Cassani 6.5; Ivan 6, Fernando 6.5, Barreto 6 (26' st Alvarez 6), Dodò 6; Soriano 6, Correa 6 (32' st Cassano 6.5); Muriel 5.5 (11' st Quagliarella 6). A disp.: Puggioni, Brignoli, Skriniar, Palombo, Krsticic, Christodoulopoulos, Rodriguez. All.: Montella 
ARBITRO: Celi 6
MARCATORI: 45' Florenzi, 5' st Perotti, 12' Pjanic aut.




A DENTI STRETTI

Tre punti presi a denti stretti, dopo una sofferenza interminabile e (ancora una volta) grazie a una discreta dose di fortuna. Una Roma terribilmente double-face che, come in Nightmare, quando si rilassa e cade in trance finisce per scappare dalle grinfie dei Freddy Krueger di turno i quali, stasera, portano i nomi di Correa e di Cassano. Scherzi a parte, rimane comunque un vero peccato dover fare sempre i conti con una forma fisica, e a tratti anche psicologica, altalenante, che rischia sempre di rovinare quanto di buono la cura Spalletti sta, comunque, iniziando ad apportare alla causa romanista. 

I giallorossi stasera devono fare i conti con l'assenza pesante dello squalificato Nainggolan: in fase offensiva spazio quindi a El Sharaawy e Salah con Perotti al centro a dirigere i movimenti dell'orchestra. Al rientrante Florenzi invece spetta il compito degli inserimenti, mentre Pjanic e Keita vanno a comporre il vertice basso in mezzo al campo. La difesa vede la conferma di Maicon, il rientro di Manolas, e poi i soliti Rudiger e Zukanovic. Ne esce fuori un primo tempo diligente ma non semplice anche perchè la Sampdoria di Montella, che si presenta all'Olimpico in crisi totale e a 5 punti dalla Serie B, è messa in campo molto bene, chiusa, concentrata e pronta a sfruttare con abilità le ripartenze veloci di Correa (molto bravo il ragazzotto argentino) e di Muriel.


La Roma, tuttavia, seppure non velocissima, presenta un buon giro palla, con Perotti sugli scudi ad orchestrare dietro le punte e con un Maicon che, stranamente, appare più vivace del solito. Appare subito chiaro che, per metterla dentro, si dovranno sfruttare gli inserimenti tra le linee. Dopo qualche minuto l'occasione capita sulla testa di Pjanic, incuneatosi bene in area avversaria, che manda però fuori l'imbeccata di Florenzi. Al 15' la Samp si fa vedere colpendo in contropiede dopo aver sfruttato un liscione dello stesso Florenzi su azione di calcio d'angolo, ma Maicon (!), grazie ad un recupero di altri tempi, riesce a stoppare la percussione di Muriel. La Roma risponde ancora con un colpo di testa di Pjanic (!) con palla bloccata a terra da Viviano. Gli uomini di Spalletti provano ad alzare il ritmo per sfruttare la migliore qualità di gioco e al 20' confezionano un'ottima azione che porta la griffe made in Egitto: Pjanic sulla destra lancia Salah, scarico in mezzo all'area per il solissimo Elsha ma il Faraone, troppo indietro con il corpo, sciupa un vero e proprio rigore in movimento sparando ai piccioni. I blucerchiati, in evidente difficoltà, cercano di riassestare i ranghi riuscendo ad alzare il baricentro favoriti anche dal calo dell'intensità di manovra dei giallorossi che fà arrabbiare non poco Spalletti. "Quà nun 'horre nessuno" - si sente urlare a bordocampo. Le grida di Lucianone devono rimbombare nei padiglioni auricolari di Florenzi che, all'ultimo secondo del primo tempo, attiva la modalità Florenzao, si beve 80 metri di campo in contropiede e apre per El Shaarawy. Il Faraone prova la botta, la palla carambola su un difensore, si inarca e rimane sospesa in cielo aspettando l'inserimento dello stesso Florenzi che salta e la colpisce con tutta la forza dei muscoli del collo. La sfera finisce nel sacco con Viviano battuto. 1 a 0 e tutti negli spogliatoi col thè caldo di Caressa.

Ripresa: non passano nemmeno cinque minuti e rivediamo sprazzi di bel calcio d'altri tempi. Dopo un'azione sullo stretto tra Salah, Maicon e Pjanic, Florenzi la tocca per Elsha che, a sua volta, nel mezzo della difesa blucerchiata, l'allunga magicamente lasciando sul posto Silvestre per l'inserimento di Perotti. Il movimento e la coordinazione del "Monito"ex Genoa sono da manuale del calcio e Viviano finisce di nuovo a raccogliere la palla nella sua porta. Tre minuti dopo il raddoppio ecco un'esaltante break Pjanic - Perotti - Salah. I difensori doriani saltano come birilli, l'egiziano la rimette in mezzo per lo stesso Pjanic, botta e palla che sfiora il palo e termina a lato. A questo punto pensiamo "si può gestire". Lo pensano anche i giocatori in campo che decidono proprio di conquistare mentalmente la via degli spogliatoi. Errore che, quest'anno, alla Roma è costato caro più volte e che pure stasera si rivela tale.

La Roma lascia l'iniziativa alla Samp che ormai, con la sconfitta sul groppone e con una classifica prossima all'ultima spiaggia, non ha più nulla da perdere. Minuto 56': azione al limite dell'area firmata Soriano - Correa, con i difensori giallorossi fermi come statue di salgemma. Apertura dell'argentino per l'accorrente Fernando la cui conclusione, deviata da Pjanic, mette fuori causa Sczeszny. Partita, inaspettatamente, di nuovo in bilico con i fantasmi del match scudetto del 2010 che cominciano ad aleggiare sull'Olimpico. A questo punto, in una brughiera dominata dalla paura, fa il suo ingresso in campo Dzeko. Spalletti lo incoraggia, il pubblico gli dedica i cori ma lui rimane sempre lo stesso. Macchinoso e pachidermico. Eppure al 72' la Roma sfiora il 3 a 1: Salah sorprende la retroguardia doriana, s'invola, serve il bosniaco che, pur cincischiando, riesce ad aprire per l'accorrente El Shaarawy: botta potente, urlo e palla incredibilmente a lato con Viviano che non l'avrebbe mai presa.

Dopo questo episodio la Roma non ne ha più sia mentalmente che fisicamente e scompare dal campo. Montella invece gioca la mossa della disperazione: Cassano per Correa. Si capisce immediatamente che sarà un ultimo quarto d'ora da brividi. All'86' l'ex giallorosso salta Rudigher (terrorizzato) e Keita (ormai oltre l'essere geriatrico) e spara a rete a botta sicura. Pareggio sicuro. Anzi no: Sczeszny compie il miracolo uscendo alla disperata sul Genio di Bari e salvando la tremolante baracca giallorossa mentre Lucianone, a bordo campo, ha terminato il campionario di "maremme" e comincia a fissare l'erba sintetica alla ricerca di una difficile soluzione. Purtroppo non è finita: nei minuti di recupero succede di tutto. Cassano fa il diavolo a quattro portandosi dietro pure il redivivo Dodò (e te pareva) che salta la figurina di Digne e crossa nel tourbillon generale in atto nell'area romanista. Cassani, uno solitamente dai piedi di ghisa, tenta il colpo brasileiro. Gli riesce. La palla supera Sczeszny. L'estremo giallorosso rimane fermo in volo per fare spazio a Kulovic che irrompe in scena azionando il pause - still e, con un soffio benefico, alzando la palla il giusto per mandarla ad infrangersi sulla traversa. Poi , il famigerato serbo, toglie il pause- still e lascia cadere pesantemente Sczeszny per le terre con Manolas che, imitando il pesce baleno, la butta in angolo. Finisce con la disperazione di Cassani, l'abbraccio tra Spalletti e Montella e un conciliabolo ricco di simpatici "vaffa" tra Totti, Cassano e Vito Scala. Noi invece realizziamo che in quarto d'ora abbiamo buttato un anno di vita per tre punti bruttini, presi a denti stretti, ma assolutamente importanti per la Roma delle prossime gare.

IL FILM DELLA PARTITA


Salah controllato da Cassani. L'egiziano si è mosso spesso cercando il dialogo sullo stretto

El Shaarawy e Perotti tra Ranocchia e Soriano. Il Faraone si è divorato due rigori in movimento ma ha fornito due assist molto preziosi

Il colpo di testa di Florenzi che porta in vantaggio la Roma

La perfetta coordinazione di Perotti che vale il raddoppio giallorosso. Ottimo l'impatto dell'argentino con la sua nuova squadra.

Dzeko e Correa a duello. Pachidermico il bosniaco. Molto interessante l'argentino.

Cassano entra nell'ultimo quarto d'ora e per la Roma sono dolori.


Il miracolo di Sczeszny su Cassano in uscita
Tuttavia la fortuna stasera è amica dei giallorossi. La girata di Cassani termina sulla traversa a pochi secondi dalla fine.

L'abbraccio sincero tra Spalletti e Montella.


SERIE A - 24 GIORNATA

Vittorie per Napoli e Juve. Dietro inciampano tutte. La Roma rosicchia due punti e si porta a -1 dall'Inter e a -2 dalla Fiorentina.





   

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