lunedì 16 marzo 2015

ROMA - SAMPDORIA 0-2





Roma - Lunedì 16 Marzo 2015 ore 20,45
SERIE A - 27 Giornata
ROMA - SAMPDORIA 0-2

ROMA: De Sanctis 5, Torosidis 5 (73' Ljajic Sv), Astori 5, Yanga-Mbiwa 4,5, Holebas 5,5, Florenzi 5,5, Keita 5,5, Pjanic 4, Iturbe 5 (68' Doumbia 5), Totti 5 (63' Verde 5,5), Gervinho 4,5. A disposizione: Skorupski, Lobont, Spolli, Calabresi, Cole, Paredes, Uçan, Pellegrini, Sanabria. All: Garcia 5
SAMPDORIAViviano 6,5, De Silvestri 7, Silvestre 6,5, Romagnoli 6,5, Regini 6, Obiang 5,5 (63' Duncan 6,5), Palombo 6,5, Soriano 6, Eder 6 (90' Wszolek Sv), Okaka 6 (74' Muriel 7), Eto'o 7A disposizione: Romero, Frison, Coda, Marchionni, Correa, Bergessio, Djordjevic. All: Mihajlovic

MARCATORI: De Silvestri, 78' Muriel
ARBITRO: Calvarese



STAVOLTA HA RAGIONE CARESSA


Purtroppo sì. Stavolta ha ragione Caressa. Undici zombi. Ma non è che ce lo doveva dire Sky, canale tradizionalmente fazioso (P.s. la fragorosa risata di Angelo Mangiante rimasto a microfono aperto dopo aver pronunciato il nome di Dumbia la dice tutta): il campo ha già parlato da tempo e in maniera abbastanza decisa.
Dalla trasferta di Palermo segnaliamo un malessere nella squadra romanista che va oltre il fiato corto, i piedi storti e le follie tattiche di Garcia. Da quel giorno, senza una decisa sterzata, avevamo sommessamente iniziato a paventare possibili spernacchi e umiliazioni, e perchè no, di un eventuale 26 Maggio 2.0.
Oggi, con la Lazio a -1, è finalmente arrivato il redde rationem di una stagione iniziata con lo smantellamento di una rosa cmq vincente senza essersi minimamente preoccupati di puntellarla con elementi altrettanto validi e proseguita con una sfilza di pareggi e sconfitte che hanno contribuito a renderla grottesca quanto un orso che tenta di ballare il tango. Ancora più grottesche le puerili giustificazioni sciorinate da allenatore, giocatori e dirigenza dopo tante prestazioni indecenti. Ancora più assurdo il silenzio di tanti supporters, generosissimi e probabilmente speranzosi in un cambio di marcia, che, però, proseguendo in questo modo, con molta probabilità non arriverà mai.
Quella di questa sera è stata una partita senza dubbio molto sfortunata. La Roma è apparsa leggermente più veloce rispetto ad altre partite e, dopo tanto tempo, ha avuto diverse occasioni, sfruttando la velocità di Gervigno e Iturbe, per avere ragione di un Viviano magicamente insuperabile (parata su Gervigno). Il problema fondamentale resta però la mollezza e l'arrendevolezza di una squadra che al primo contrattacco importante si sbriciola come un castello di sabbia concedendo gol a chiunque e in qualsiasi maniera (alla prima giocata che riesce ad Eto'o si passa in svantaggio, per carità Muriel è bravissimo ma l'azione dello 0 a 2 è a dir poco grottesca). 
Adesso bisognerà vedere se questo gruppo possiede ancora un briciolo di dignità da salvare e si deciderà, finalmente, a sciorinare un comportamento da uomini ammettendo, prima di tutto, i propri errori dentro e fuori dal campo.
Non siamo molto fiduciosi ma la speranza, si dice, è l'ultima a morire.

Totti nel cuore della difesa doriana. La muraglia alzata da Mihajlovic è insuperabile per chiunque

Gervinho cerca di andar via a Palombo. La Freccia nera ha un paio di ghiotte occasioni, di cui una è neutralizzata da Viviano con un intervento prodigioso 


Iturbe contrastato da Soriano. Per l'argentino una partita con buoni propositi e qualche buona giocata in velocità. Purtroppo mancano ancora i gol e la costante pericolosità in area avversaria

Astori lotta contro l'ex di turno Stefano Okaka. Quando il diretto avversario è stato l'ex giallorosso, le difficoltà non sono state molte. Con l'ingresso di Muriel, tecnico e veloce, per la difesa romanista, invece, è stata notte fonda.

Yanga-Mbiwa ed Eto'o. Per il difensore francese una notte da dimenticare. Apparso inferiore in tecnica e in velocità sia contro il camerunense, sia contro il colombiano, il povero Mapou è stato costretto ad alzare bandiera bianca

Il raddoppio di Muriel. Vicino a lui un Pjanic che nemmeno si oppone. Per il bosniaco l'ennesima partita insufficiente

Ad aggravare il bilancio di questa triste serata, l'espulsione ingenua di Keita, l'unico che sembrava poter prendere in mano la squadra in questo periodo di buio infinito


SERIE A - 27 GIORNATA

Atalanta
Udinese
0 – 0
Cagliari
Empoli
1 – 1
Fiorentina
Milan
2 – 1
Genoa
Chievo
0 – 2
Verona
Napoli
2 – 0
Inter
Cesena
1 – 1
Palermo
Juventus
0 – 1
Roma
Sampdoria
0 – 2
Sassuolo
Parma
4 – 1
Torino
Lazio
0 – 2
CLASSIFICA

Juventus 64, Roma 50, Lazio 49, Napoli 46, Fiorentina, Sampdoria 45, Genoa *, Inter 37, Torino 36, Milan, Palermo 35, Verona, Sassuolo, Udinese* 32, Empoli 30, Chievo 29, Atalanta 25, Cagliari, Cesena 21, Parma** 9

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